Corte di Cassazione: l’omessa comunicazione dei dati degli ospiti da parte delle strutture ricettive è ancora penalmente rilevante
Tipo: Normativa | Categoria: Turismo |
Autore: Cristiano Tomei | Data Pubblicazione: 27/09/2022 |
La Suprema Corte si è pronunciata di recente in merito alla discussa questione dell’omessa comunicazione all’Autorità di Pubblica Sicurezza delle generalità dei clienti da parte delle strutture ricettive, confermando che la condotta costituisce reato, a norma del combinato disposto degli artt. 17 e 109, R.D. 18 giugno 1931 n. 773 e ss.mm.
Tutti i gestori di strutture ricettive hanno infatti il dovere di comunicare telematicamente alla questura competente le generalità dei propri ospiti entro le ventiquattro ore successive all'arrivo e comunque entro le sei ore successive all’arrivo nel caso di soggiorni non superiori alle ventiquattro ore.
L’obbligo della registrazione degli ospiti vale anche per le strutture extra-alberghiere (B&B, agriturismi, case e appartamenti per vacanze, ostelli, alloggi rurali e residence).
La violazione della norma comporta sanzioni penali con relativa denuncia alla Procura della Repubblica: si rischia l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 206€ con l’aggravante in caso di reiterazione del reato.
Riferimento: Cass. Penale Sent. Sez. 3 Num. 34619 Anno 2022
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